​
Tra dieci anni saremo un paese multiculturale anche se la nostra storia recente rimane
quella di un paese mono-culturale, mono-religioso e mono-etnico.
Siamo pronti per questa sfida?
Occorre ripensare i principi di laicità e diversità nell’Italia e nell’Europa di oggi.
Molenbeek lancia un segnale chiaro contro la ghettizzazione delle comunità,
l’importanza dell’edilizia popolare (in termini sia di accesso che estetici) e dell’istruzione
scolastica. Che modello di integrazione adottare per il nostro paese? Abbiamo il lusso di
poter imparare dagli altri, dal modello di assimilazione repubblicana in Francia, al
multiculturalismo anglosassone al modello dei Gastarbeiter in Germania e da tutti i loro vantaggi
e svantaggi. Qui il contributo degli italiani all’estero può essere fondamentale.
L’Italia di domani è anche l’Italia dei diritti
Ci sono ancora troppe poche donne nella classe dirigente del nostro paese e ancora troppe poche donne che lavorano. Più che nuovi leggi, bisogna attuare una battaglia culturale nella nostra società.
Le coppie omossessuali che devono sentirsi libere di unirsi, adottare dei figli e vivere liberamente nel nostro paese, e su quel fronte c’è ancora tanta strada da fare.
E’ necessaria una legge sul testamento biologico, una che regolamenti la legalizzazione delle droghe leggere.
Bisogna costruire nuove carceri e investire di più sul reinserimento dei condannati, magari chiedendo un contributo di solidarietà agli studi legali che non forniscono aiuto giuridico.
Libertà significa anche libertà dal crimine organizzato e lotta a tutte le mafie.
L’Italia di domani.
