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La riduzione della pressione fiscale, specialmente quella sul lavoro, è la

chiave per promuovere la crescita e per rilanciare l'occupazione giovanile

e femminile, più che i grandi piani di politica industriale calati dall’alto,

i finanziamenti a pioggia o il ‘rilancio degli investimenti’. Come paese dobbiamo

accettare la sfida dell’innovazione e investire ancora di più sulle lingue e la

digitalizzazione. La cultura imprenditoriale deve essere incentivata nelle scuole e

promossa anche a livello sociale. Per promuovere la condivisione delle esperienze e delle buone pratiche bisogna riformare la pubblica amministrazione oltre il sistema dell’entrata per concorso e incentivare la mobilità dal privato al pubblico e vice-versa. Detto questo, serve un nuovo piano strategico per il Meridione a livello nazionale ed europeo: se la storia serve come esempio, la disparità nord-sud si ridusse solo nei 20 anni del dopoguerra, soprattutto grazie agli investimenti della Cassa del Mezzogiorno.

Disegnare un nuovo modello di sviluppo per il paese e per il meridione.
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