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di Laura Ciaccio

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«Il Partito Democratico è un partito federale costituito da elettori ed iscritti, fondato sul principio delle pari opportunità, secondo lo spirito degli articoli 2, 49 e 51 della Costituzione»

Statuto del Partito Democratico, Articolo 1, Comma 2.


Il Partito Democratico, fin dalla sua fondazione, decide di affidare “alla partecipazione di tutte le sue elettrici e di tutti i suoi elettori le decisioni fondamentali che riguardano l’indirizzo politico, l’elezione delle più importanti cariche interne, la scelta delle candidature per le principali cariche istituzionali” (art. 1, §3). Allora, una presa di posizione inedita e innovatrice; oggi, una scelta che riteniamo irrinunciabile.

Elettori ed elettrici

Il Partito Democratico nasce con un obiettivo molto ambizioso: offrire rappresentanza all’intero elettorato progressista nell'ambito di un progetto di governo. Ciò significa non solo farsi portavoce di bisogni e proposte dei nostri elettori, ma anche darvi risposta con soluzioni governative.

Affinché tale obiettivo sia raggiungibile, è essenziale che il nostro partito si renda realmente rappresentativo delle sensibilità espresse dall’elettorato di cui vuole essere portavoce, uscendo quindi dalle proprie sedi e coinvolgendo direttamente nelle proprie scelte quanti si riconoscano nel nostro progetto progressista. Ciò ha particolare rilevanza quando si tratta di selezionare il nostro segretario nazionale, essendo questo, da Statuto, automaticamente il nostro candidato premier: è solo delegando la scelta all’intero elettorato che potremo essere certi di aver messo a disposizione una figura forte e unitaria, dalla quale la maggioranza dei nostri elettori si senta rappresentata e che di conseguenza possa portare il partito a vincere le elezioni politiche e ad esercitare così la funzione di rappresentanza e governo per il quale è stato fondato.

 

A una considerazione relativa alla natura stessa del Partito Democratico se ne aggiunge una di carattere pragmatico: il calo nel numero di iscrizioni è un fenomeno che riguarda trasversalmente tutti i partiti europei di qualsiasi orientamento, nonché tutti i corpi intermedi quali i sindacati. Non possiamo allora sottrarci a una reinterpretazione di cosa sia la militanza politica oggi, alla luce di tale trend. Coinvolgere solo gli iscritti, in un momento storico in cui tanti non sentono la necessità di avere la tessera di un partito pur sentendosi pienamente rappresentati dallo stesso, rischierebbe di aumentare le distanze tra noi e queste persone. Al contrario, le primarie rappresentano un forte momento di partecipazione che per molti elettori si trasforma nel primo passo di avvicinamento al partito come militante.


Per riassumere: coinvolgimento dell’intero elettorato come ingrediente principale per un partito forte e realmente rappresentativo, ma anche come strumento per creare comunità fuori da schemi superati. Per avvicinarci ai nostri elettori, e per fare in modo che essi si avvicinino a noi.

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