Elezioni Uk: possiamo ancora credere ai sondaggi?
- Mina Zingariello
- 9. Juni 2017
- 4 Min. Lesezeit
Nel Regno Unito oggi si stanno svolgendo elezioni storiche che cambieranno la direzione di questo paese e dell’Unione Europea intera. Questa è una frase che ci siamo abituati a dire spesso negli ultimi anni, durante i quali ogni elezione ci ha dato la sensazione di essere cruciale, definitiva, critica.
Lo dicemmo nel 2010 quando Ed Miliband “il rosso” vinse contro il fratello David – più centrista – con un vantaggio dell’1% grazie al sostegno dei sindacati.
Lo abbiamo detto per le elezioni del 2015 che hanno visto trionfare David Cameron contro Ed Miliband e per le Primarie Labour che hanno seguito la sconfitta di Ed e hanno confermato Jeremy Corbyn (ancora più rosso) a capo del Labour per ben due volte. Lo abbiamo ripetuto nel giugno del 2016 dopo il Referendum sulla Brexit tristemente vinto dal Leave con il famoso 52%-48%; le Primarie Tories che hanno visto vincere Theresa May. E lo diciamo ora per queste nuove elezioni politiche invocate per dare legittimità alla May dopo l’incredibile sconfitta Labour alle elezioni locali 2017 in cui Corbyn ha perso 382 seggi: il peggior risultato mai registrato da quando la BBC registra i risultati.
Eppur si muove!
Da quella rocambolesca scivolata il Labour sembra essersi ripreso. Merito di una Theresa May piena di entitlement e auto-sufficienza, poco empatica e poco abituata a confrontarsi con il pubblico. Ma anche merito di una campagna Labour che è stata in grado di trasformare un Manifesto – sicuramente composto da solide proposte anche se irrealistiche per molti versi, in una visione di società inclusiva, solidale, attenta alle diversità e alle vulnerabilità, in grado di parlare agli agricoltori, operai, meccanici, infermieri, artisti di strada, assistenti sociali. L’esempio migliore di questa visione è catturato perfettamente in uno degli ultimi video pubblicati dalla campagna che mira al cuore non City-centrico della società britannica.
Guardiamo i dati
Dal maggio 2015 la BBC tiene un registro dei sondaggi per monitorare il movimento degli elettori attraverso il tempo. Il Labour Party raramente sembra sfondare la soglia del 35%, ma il gap tra Labour e Tory si assottiglia intorno al Referendum sulla Brexit quando molti elettori migrano verso Ukip. Il Labour scivola sotto il 30% da fine giugno subito dopo la deludente campagna di Corbyn sul Referendum mentre i conservatori salgono sfondando la soglia del 45%.
La battaglia si gioca tutta nel campo dei Brexiters, il Labour non mette mai – a torto o a ragione – in discussione il risultato del Referendum, nessuno da questo lato della manica chiede una riflessione o una conferenza programmatica, i voti per il Remain (ben il 48% degli elettori!) si disperdono, con un unico punto di riferimento chiaro: i negoziati e chi sarà più bravo a portare a casa un “better deal” per il Regno Unito.
L’intero asse politico si sposta a destra mentre i Tories, già in deciso vantaggio, continuano a consolidare ancora di più la propria posizione con i voti Ukip. Quando i dati danno i Tories quasi al 50% Theresa May invoca le elezioni per rafforzare la propria legittimità in vista dei negoziati Brexit.
Non si parla più di Brexit, si parla di Regno Unito
Nel frattempo, però, cominciano gli attacchi terroristici. Westminster in marzo, Manchester in maggio e Londra in giungo, pochi giorni fa. Le falle dell’intelligence diventano chiare. La risposta della polizia è eroica, nonostante i tagli brutali a cui l’intero corpo di difesa è stato soggetto non solo per mano dei governi conservatori, ma della May in particolare che da anni era a capo dell’Home Office.
Jeremy Corbyn rilascia una serie di discorsi, quello di Manchester in particolare, nel quale si rifiuta di attaccare la religione islamica per il terrorismo, e attacca invece le politiche di austerità che hanno creato disagio sociale, i tagli feroci alla sicurezza e le politiche estere di impronta coloniale che hanno nutrito il terrorismo internazionale e gli hanno venduto le armi.
La campagna cambia natura. Non si parla più di Brexit, si parla di Regno Unito, della sua sicurezza e di che tipo di società il Paese abbia bisogno per far fronte alle sfide di questo periodo.
Il Labour risale nei sondaggi e arriva a sfiorare il 40%. Questo grafico preso dalla BBC mostra chiaramente la rimonta.

Ma si può ancora credere nei sondaggi?
Ipsos Mori ha analizzato la performance dei sondaggi rispetto al voto reale delle elezioni. Particolarmente utile è lo studio fatto per le elezioni politiche del 2015 che mostra due cose interessanti: il Labour Party ha un chiaro vantaggio solo sulla categoria 18-34 DE (personale poco qualificato o disoccupato) e negli elettori BME (Black and Minority Ethnicity), mentre ha la peggiore performance negli over 65.
Questo dato va combinato con le statistiche sull’affluenza che ci dicono che il gruppo 18-24 e BME è quello che tende a votare meno, mentre il +65 ha un’affluenza superiore al 70%.
I cittadini che votano Theresa May sono meno disponibili a dichiarare in modo onesto la loro intenzione di voto, mentre i sostenitori Labour sono più proni ad sovrastimare le proprie proiezioni. Ma nessuno prende seriamente in considerazione l’ipotesi di una vittoria di Jeremy Corbyn.
Comunque vadano queste elezioni, un dato è per me fondamentale, soprattutto nel contest delle elezioni francesi, primarie italiane e sondaggi tedeschi: la tendenza degli ultimi 10 anni nella politica britannica a migrare verso posizioni polarizzate (il Labour si sposta sempre più a sinistra, mentre i Tories inseguono Ukip) lasciando il centro pro-europeista, pro-migrazione, pro-sviluppo e pro-diritti umani completamente scoperto.
In conclusione, al netto della coraggiosa rimonta, il Labour probabilmente perderà oggi. Io, da cittadina europea nel Regno Unito posso solo sperare che tra 5 anni il Labour saprà mettere in campo una candidatura che continui a parlare di una società inclusiva, ma su base europea e non più esclusivamente nazionalista.
(Questo articolo è apparso su www.italiaincammino.it in data 8 giugno 2017).
























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