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Ius soli: una legge giusta comunicata male

  • Andrea Naccarato
  • 19. Juli 2017
  • 3 Min. Lesezeit

Photo by Thiago Cerqueira on Unsplash

Il rinvio in autunno del ddl 'Ius Soli' è stato celebrato come la 'Prima Vittoria della Lega' da Matteo Salvini con un post su facebook. Il repentino voltafaccia degli alfaniani, che hanno partecipato alla stesura della norma ed espresso voto favorevole alla Camera, ha fatto cambiare idea al Premier Gentiloni, che in un primo momento aveva dichiarato di voler porre la fiducia in Senato. Il governo si impegna ad approvarla in autunno, ma cosa sarà cambiato dopo le vacanze estive? Tutto in peggio. Saremo più vicini alle elezioni, gli alfaniani avranno maggior potere di ricatto in vista dell'approvazione della Legge di Bilancio e le opposizioni non smetteranno certo di demonizzare questa legge cavalcando la paura dello straniero.

Con queste condizioni non mi sorprenderebbe se il ddl affondasse nelle sabbie mobili delle convenienze politiche. Se questo avenisse il Partito Democratico avrà fallito miseramente.

É sbagliato credere che l´impasse sia semplicemente frutto del dietrofront di Alternativa Popolare. I ricatti politici, i cambi di casacca e i matrimoni di convenienza sono aspetti ricorrenti della Politica che deve sempre cercare l´equilibrio tra le forze in campo. Se il piccolo esercito di Alfano, vitale per la maggioranza, ha deciso di non sostenere più il ddl Ius Soli è perchè ha fiutato l'opportunità politica di accrescere il bacino elettorale o magari aver maggior peso nella partita che interessa loro davvero: la legge elettorale.

La palude dove si è arenato lo Ius Soli è prima di tutto un problema di Comunicazione del Partito Democratico. Come per il Referendum per la Riforma Costituzionale del 4 dicembre 2016, noi democratici non siamo stati in grado di spiegare la bontà di questa norma agli italiani, a partire dal nome usato. Con Ius soli s'intente il diritto di cittadinanza acquisito solo per essere nati sul territorio nazionale. Niente di tutto ció é previsto in questa legge. Anche parlare di Ius Soli temperato è fuorviante. Questo ddl non cambia l'assetto della legge 91 del 1992 sulla cittadinanza. Gli immigrati adulti che giungono in Italia possono richiedere la cittadinanza solo dopo aver vissuto e lavorato in Italia per 10 anni consecutivi, senza aver commesso reati gravi e dopo il superamento di un test di italiano. Questo non cambierebbe con l'approvazione del nuovo testo normativo.

Chi beneficerebbe di questa legge sono i bimbi, figli di immigrati, che sono italiani de facto. Secondo le leggi vigenti, un ragazzo nato e cresciuto in Italia da genitori stranieri può richiedere la cittadinanza al raggiungimento della maggiore età solo se riesce a dimostrare di aver vissuto ininterrottamente per 18 anni in Italia. Paradosso dei paradossi é che se la richiesta non viene presentata entro il compimento dei 19 anni sfuma la possibilità di 'diventare' cittadino italiano. La norma 'Ius Soli' supererebbe questa stupida forzatura riconoscendo automaticamente la cittadinanza ai bambini nati in Italia da persone provenienti da paesi extra-UE che vivono sul territorio italiano da almeno 5 anni con regolare permesso di soggiorno. Questa legge introdurebbe anche la possibilità di legare l'ottenimento della cittadinanza al superamento di un ciclo scolastico di 5 anni, il cosidetto Ius Culturae. Ne potrebbero usufruire tutti i bimbi giunti in Italia prima del compimento del dodicesimo anno di vita.

Non abbiamo nemmeno spiegato l'utilità di facilitare questo riconoscimento coi numeri. Le cifre dell'Istat indicano un inesorabile calo delle nascite. Nel 2016 si é registrato il record negativo di 474mila nascite, 12342 in meno rispetto al 2015. Di queste nascite il 14% riguarda figli di genitori stranieri, circa 69 mila.

Secondo uno studio della fondazione Leone Moressa 800.000 minori diventerebbero italiani con l'approvazione del ddl, di cui 634mila grazie allo ius soli temperato e 166mila grazie allo Ius Culturae. Per gli anni a seguire, si prevede che avremmo 60mila nuovi italiani ogni anno, di cui circa 50mila nati in Italia e altri 10mila nati all´estero. Solo con l´accoglienza e l´integrazione di questi nuovi cittadini, l'Italia può rimanere un Paese solido ed importante a livello mondiale.

Nulla o poco di tutto ciò è arrivato all'opinione pubblica. Le forze di opposizione, Lega in primis, sono riuscite a far passare l'idea che si vuole regalare la cittadinanza italiana a chiunque, accostando questa legge all'immigrazione clandestina che con lo ius soli non ha niente a che fare. Complice di questa disinformazione sono stati i media tradizionali sempre teneri con l'urlatore di turno e in cerca di titoletti di facile impatto. Da segnalare anche la vigliaccheria del Movimento 5 Stelle che si nasconde dietro l'astensione.

Risultato: opinione pubblica confusa e attanagliata da timori ingiustificati e una norma giusta ed equilibrata che potrebbe morire sul nascere.

L'autunno si preannuncia di fuoco. Il Partito Democratico deve mantenere le promesse. Non si possono fare calcoli elettorali quando si parla di diritti civili, specialmente quando questi riguardano i minorenni. 800mila bambini italiani non possono essere ostaggio di Alfano e Salvini.


 
 
 

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